l'etica di marchionne

http://www.ilfattoquotidiano.it/201...mercato-malafede-o-lezione-di-morale/3000970/

 

Che abbia sognato San Francesco? In questo caso che abbandoni le sue ricchezze e scambi il maglione con un saio.

Marchionne però sa essere tragicomico, non so se ridere o piangere.

 

Mi sembra un articolo ottuso e di parte.


Discorso generale: ciò che spinge un imprenditore (o dirigente, CEO, AD che sia...) a fare ciò che fa è l'avidità, la sete di potere e ditela come volete, homo homini lupus. È insito nell'uomo da sempre, sia 2000 anni fa, che nel medioevo ed oggi. Tale tipologia di individuo (chiamiamola 'A') ha la prerogativa di idee intuitive, azzardo ma anche appunto sete di potere e ricchezza, ma ha bisogno di altri individui (chiamiamoli 'B') che permettano di mettere in atto tale piano.

E qua subentra lo stato, che con leggi, regole, imposizioni deve riuscire a far si che questa sete di potere individuale risulti fruttuosa ed utile ai più, con legiferazioni corrette che consentano ad 'A' di arricchirsi e contestualmente consentano alle decine, centinaia o migliaia 'B' di vivere dignitosamente.

Quindi lo stato deve invogliare 'A' a rischiare ed investire per suo stesso profitto, ma trasformandolo in una funzione sociale. non si può credere che gli imprenditori siano moralisti e pensino al bene comune (salvo rarissime eccezioni), ma sfruttarli per creare redditività, ricchezza per loro e lavoro dignitoso per n altri individui 'B'.


Ma 'A' è lupo, e se una nazione non è appetibile e quella a fianco lo è, è certo che se ne andrà la. Ma non è una sua colpa, ma per colpa dello stato che non si è reso appetibile ed anzi con balzelli e balzelloni ostacola sempre più coloro che vogliono creare la loro ed altrui ricchezza, che a forza di mungere ha ucciso la vacca.


Discorso specifico FIAT: un tempo era costantemente sovvenzionata dallo stato, ora non più. Produce all'estero ma anche in italia (a beneficio di tutto l'indotto). E marchionne è onesto dicendo che "Non possiamo demandare al funzionamento dei mercati la creazione di una società equa, infatti, essi non hanno coscienza, non hanno morale, non sanno distinguere tra ciò che è giusto e ciò che non lo è”: essi devono individuare come trovare ricchezza ma sta poi a chi governa definire gli strumenti per gestire al meglio tali risorse. E poi dice pure “l’efficienza non è e non può essere l’unico elemento che regola la vita. C’è un limite oltre il quale il profitto diventa avidità e chi opera nel libero mercato ha il dovere di fare i conti con la propria coscienza” e quindi un apparente controsenso.... questo può essere il pensiero del marchionne uomo, ma difficilmente del marchionne imprenditore, o magari lo è pure per mutata coscienza ma sarebbe una goccia in un oceano: l'imprenditore faccia il tale, lo stato legiferi per equilibrare gli squilibri (che sempre ci saranno ed è giusto che ci siano). E non confondetelo col comunismo che non c'entra un emerito.


Il fatto del guadagno di Marchionne è irrilevante: ha risollevato un'azienda che era diventato un peso nazionale e stava in piedi grazie ai soldi pubblici, e checcè se ne dica ha ancora un peso notevole per quanto riguarda i dipendenti diretti e l'indotto. Mi scandalizzo maggiormente per i calciatori, conduttori televisivi e giornalisti - o pseudo tali -

 

invece di fare dispute filosofiche, spieghi perchè ha lasciato morire un marchio come Lancia abbandonando il segmento delle auto di pregio alla concorrenza

 

La spiegazione è astata data da Cavicchi (ex direttore 4R) più volte.
Lancia è appetibile solo in italia, fuori non se la fila nessuno, giusto o sbagliato che sia perché produrre vetture che fanno piacere a pochi e soprattutto solo a pochi italiani?

Sono spariti marchi di ogni genere in ogni dove.

Alfa nonostante il massacro perpetrato negli ultimi decenni è un marchio vivo e desiderato, Lancia NO.

 

Gia'....

 

Ma perchè Lancia è morta?
Non mi pare: finchè c'è Ypsilon c'è speranza.

 

ma ci sono stati dei marchi che erano li li per chiudere e poi si sono riprese bene.Certo, l'AD deve volere salvarle e soprattutto sapere cosa fare.
E se Lancia vende solo in Italia bisogna chiedersi perchè anche se la colpa non è tutta del senza bandiera. Il declino Lancia è cominciato quando è passato sotto l'ala Fiat.

VW gestisce 11 marchi e questo qua non è capace di gestirne la metà? lasci perdere...torni nel suo campo (banche assicurazioni ecc ecc)

 

ha 3 lauree, oltre quelle in business admin e legge ha quella in filosofia quindi....filosofeggia.

certo che sentirgli dire che il profitto non deve diventare avidità è da zelig

 

il succo del discorso e' sempre lo steso profitti privati e debiti pubblici....