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Le icone del passato..

Le icone del passato.. - opinioni e discussioni sul Forum di Quattroruote

  1. Oh la la

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    Grandi personaggi della storia dei motori ..., hanno spesso creato delle automobili affascinati, icone intramontabili....., che non invecchieranno mai...

    La Cisitalia 202 Berlinetta nasce dal sogno dell’imprenditore piemontese Piero Dusio, considerato negli anni Quaranta l’uomo più ricco di Torino dopo Agnelli. Viene progettata nei ritagli di tempo da Dante Giacosa – il creatore della Fiat 500 – e disegnata da Alfredo Vignale e Giovanni Savonuzzi, anche se i ritocchi fondamentali vengono effettuati da Pininfarina.
    La coupé piemontese è talmente affascinante che da oltre sessant’anni (dal 1951, per la precisione) è esposta al MoMA (Museum of Modern Art) di New York: un simbolo su quattro ruote del nostro stile.

    Elegante, rarissima (prodotta in soli 220 esemplari) ed estremamente costosa (le quotazioni recitano 200.000 euro): un pezzo da collezione irrinunciabile per chi ha a disposizione un budget consistente.

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    Futuristico: così può essere definito lo stile di Robert Opron, designer francese creatore di numerose vetture transalpine negli anni ’70 e ’80.
    In tutte le auto da lui disegnate – tra le più note le Citroën SM e CX e la RenaultFuego – si nota una continua ricerca della modernità:

    Nel 1962 Opron entra nell’ufficio stile Citroën diretto da Flaminio Bertoni e due anni più tardi, dopo la scomparsa dello stilista lombardo, viene promosso a responsabile del reparto.
    Successivamente Robert Opron entra in Renault nel 1975 e il suo primo progetto è il restyling della Alpine A310. Le sue opere più rilevanti per la Régie vedono la luce nella prima metà degli anni ’80: la coupé Fuego (1980), le compatte 9 (1981) e 11 (1983) e l’ammiraglia 25 (1984).

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    Ultima modifica: 22 Ottobre 2017
  2. suppasandro

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    la fuego era ed è una delle mie auto preferite di sempre...
     
  3. ilopan

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    Mi piacciono le auto
     
  4. Mastertanto_1613781791

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    D'accordo sulla Cisitalia, che ha una linea quasi senza tempo; 200.000 euro non mi paiono neppure un'enormità per un pezzo così bello e raro, in rapporto alle molte esagerazioni che si sentono, vedi ad es. pagare la stessa cifra per una Ferrari Testarossa (auto tutt'altro che rara, ne fecero 10.000) solo perché aveva pochissimi km.

    Sulla Citroen SM posso essere d'accordo solo un po', l'ho vista dal vero varie volte (un ingegnere amico di famiglia l'aveva anche) e non l'ho mai trovata bellissima, magari originale ma non bellissima.

    Sulla Fuego poi dissento completamente, mi è sempre sembrata un aborto fin da subito, con quella coda enorme e pesante del tutto fuori luogo per una coupé e con l'assoluta assenza anche solo di un pizzico di quel tanto di aggressività che una pretesa sportiva dovrebbe sempre avere : la Fuego non sapeva nemmeno cosa fosse essere una sportiva.
    Certo, io con Renault non ho mai avuto feeling ; ma questo è un effetto e non una causa.
    .
     
  5. bergat

    bergat

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    A me personalmente non piacciono le renault, ma la fuego mi è sempre piaciuta. Era una coupè sportiva che costava come una berlina. E questo è stato il suo successo
     
  6. Oh la la

    Oh la la

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    Ero piccolino pero' me la ricordo ..., prodotta dal 1980 -1987 ( fino al 1985 negli USA, 1992 in America Latina ) fu il primo modello Renault dell'Era moderna ad essere identificato da un nome anziché da un numero,
    Nel 1983 arrivò la Fuego Turbo, versione sportiva della coupé di Renault, mossa dal motore 1.6 sovralimentato da 132 CV della R18 Turbo , con cui condivideva anche il telaio,
    Comunque era veramente comoda ..,aveva quattro posti veri .
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    Nel 1982 fu presentata la Fuego Cabriolet, allestita dal carrozziere francese Heuliez che però rimase allo stadio di prototipo, mentre in Argentina partì la produzione della variante coupé per i mercati del Sud America e per gli USA, dove venne commercializzata con il brand Renault-AMC.
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  7. Oh la la

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    Questa forse un po' dimenticata ...., Jensen Interceptor (1966-1976)


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  8. Matteomatte2.0

    Matteomatte2.0

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    l'aveva il fratello di un mio amico quando vivevo in Sudamerica, motore 2.2, macchina semplicemente oscena e per qualità stradali e per affidabilità, dopo qualche tempo il tipo prese una Toyota Land Cruiser...
     
  9. mani in alto

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    Molto bella, aveva una vaga aria da muscle car nella parte anteriore ma con un posteriore molto piú europeo.
    Se non ricordo male era carrozzata dalla milanese Touring ed aveva un v8 6.2 di origine crysler.
     
  10. a_gricolo

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    beh, parlare di successo per la Fuego mi pare un attimino ottimistico.... (PS: a me piaceva, peraltro)
     
  11. bergat

    bergat

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    Se ne vedevano parecchio in giro, molte di più delle classe c di adesso di renault
     
  12. Oh la la

    Oh la la

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    Un altro grande personaggio .., Paul Bracq (nasce il 13 dicembre 1933 a Bordeaux ) è uno dei designer automobilistici più famosi del mondo: nel corso della sua carriera lo stilista francese ha realizzato alcune tra le più belle auto tedesche di sempre...

    I modelli più celebri da lui realizzati a Sindelfingen sono due, entrambi presentati nel 1963: l’ammiraglia 600 e la sportiva SL W113 (meglio nota con il nome “Pagoda”).

    Nel 1967 Paul Bracq torna in Francia alla Brissonneau et Lotz e lì contribuisce allo stile del treno TGV. Tre anni più tardi viene chiamato dalla BMW a ricoprire il prestigioso ruolo di responsabile dello stile e dalla sua matita nascono berline della casa bavarese, ossia le Serie 3, 5 e 7. Anche la grossa coupé BMW, la Serie 6, portò la firma di Bracq, nonché la BMW Turbo, considerata il suo capolavoro...

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    Mercedes-Benz W113 (1963-1971)

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    When the Mercedes-Benz 230 SLwas presented at the Geneva International Motor Show in March 1963, it caused a sensation within the industry.
     
    Ultima modifica: 22 Ottobre 2017
  13. a_gricolo

    a_gricolo

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    Mah...... io ne avrò viste due.....
     
  14. keyone

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    Mi vengono in mente e quindi aggiungerei la Triumph spitfire , piccolo spiderino molto chic ad un prezzo abbordabile ; la Citroen Gs , utilitaria (per allora) supertecnologica , con tenuta di strada a tutta prova ; la Citroen cx , non è una mania , ma allora la casa francese proponeva auto originali ed eleganti , diverse dalla media e con la famosa sicurezza delle sospensioni idropneumatiche ; la solida , indistruttibile classica Peugeot 504 , che dava filo da torcere alle ( prima del multilink ) meno stabili Mercedes ; la sportivissima e pure "distinta" Alfetta e prima metterei pure Giulietta (quella dei '50) anche in versione Sprint e Spider che non hanno bisogno dei miei elogi ; Giulia (anni '60) , compresa la scultorea e giugiaresca :emoji_blush: Gt .

    Toglierei invece dall'elenco delle icone del passato la Prinz , non che fosse una cattiva auto , ma era più leziosa e pretenziosa della "Bianchina" versione berlina vetro verticale , che definiscocosì per non cadere nelle abusate e immeritate influenze cinematografiche ! .

    Aggiungerei invece la simpatica ed oggi apprezzata fra le classiche Bianchina cabriolet e le impeccabili e signorili Flavia e Flaminia , in tutte le versioni e carrozzerie , ultime Lancia vere , insieme alle Fulvia...
     
    Ultima modifica: 22 Ottobre 2017
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  15. Oh la la

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    Esatto progetto iniziale affidato alla milanese Touring, poi passo' alla Vignale di Torino.
     

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