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"Lavori in corso"..

"Lavori in corso".. - opinioni e discussioni sul Forum di Quattroruote

  1. XPrience74

    XPrience74

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    Lexus, l'auto piace e appassiona ancora (quello in rosso coincide decisamente con quanto da me stesso riportato in merito).

    L'ad Andrea Carlucci spiega la strategia del marchio e non esclude un ritorno alla sportività.

    In occasione della presentazione della quarta generazione del SUV Lexus RX 450h, (di cui potete leggere la nostra prova a Lisbona) abbiamo avuto l'occasione di scambiare quattro chiacchiere con l'amministratore delegato di Toyota Motor Italia Andrea Carlucci. Uno scambio interessante, in merito ad RX e ai SUV di grandi dimensioni in generale, ma relativo anche al mondo dell'automobile in senso più ampio, nel corso del quale sono emersi vari spunti che danno speranza a chi, come noi, resta appassionato di automobili e - ancor più importante - per tutti quelli che ci lavorano.
    OmniAuto.it: Dalle 6.000 RX della seconda generazione (2005-2009) alle 2.400 della terza (2009-2015): la crisi economica e l' "effetto Monti" hanno inciso non poco sulla vendita della vostra auto e su tutti i SUV di grandi dimensioni. C'è speranza che il mercato italiano possa tornare su certi volumi anche in segmenti di lusso?
    Andrea Carlucci: "Secondo me sì e non lo dico solo sulla base di una mia opinione, bensì analizzando alcuni indicatori economici. Lentamente stanno infatti crescendo le auto dei segmenti più alti e, nello stesso tempo, cresce la fiducia dei consumatori. Si tratta di un processo lento e che non è detto che ci riporti esattamente agli stessi numeri pre-crisi, ma la dimensione del mercato dell'auto di alta gamma in Italia non è certo quella del 2012-2013-2014".
    OmniAuto.it: Come ha influito, sui risultati commerciali, la decisione di Lexus Italia di commercializzare solo auto ibride (ndr: Lexus produce anche vetture esclusivamente a benzina, che però non vengono importate nel nostro Paese)?
    Andrea Carlucci: "Sicuramente ha permesso di affermarci con grande forza come marchio "green": una connotazione della quale andiamo molto fieri e che da qualche tempo abbiamo arricchito con un bel po' di sportività in più, sulle nostre vetture, rispetto a quella che potevate riscontrare fino a 7-8 anni fa".

    OmniAuto.it: A proposito: le Lexus F (non gli allestimento F-Sport, bensì le più sportive della gamma, le rivali di Mercedes AMG e BMW M, per intenderci) sono rimpiante da molti appassionati. Non vale la pena di riportarle anche in Italia?
    Andrea Carlucci: "Ne stiamo parlando, perché per noi si tratta di una rinuncia dolorosa: anche se si parla di poche decine di auto all'anno, avere le "F" in gamma è un volano incredibile a livello di immagine. Detto questo, non possiamo contraddire la strategia del 100% ibrido: per questo le valutazioni devono essere approfondite e molto attente. Va trovata la soluzione giusta, ammesso che esista".
    OmniAuto.it: Il fatto di non avere motori diesel non vi penalizza?
    Andrea Carlucci: "Non credo. Inutile negarlo: i tedeschi sono fortissimi e quando i competitor si chiamano Audi (Q7), BMW (X5) e Mercedes (ML, ora GLE), non si può pensare di fare concorrenza serrata sul loro campo di battaglia. E' più intelligente cercare un modo diverso per affermarsi ed è proprio quello che abbiamo fatto e continuiamo a fare noi".
    OmniAuto.it: Si fa un gran parlare di calo della passione per l'automobile, soprattutto fra i giovani. Anche secondo lei le cose stanno così?
    Andrea Carlucci: "No. O meglio: il mondo cambia, si evolve, e con esso gli automobilisti; compresi quelli che lo stanno per diventare. Non è vero che l'auto non interessa più: nel 2014, per esempio, è tornato a crescere il numero di neopatentati diciotteni italiani. Chiaro che chi è nato alla fine degli anni Novanta non cerca, nell'automobile, quello che volevano suo padre e suo nonno. E' compito nostro attrarli in concessionaria o in qualche altra maniera sulle automobili, suscitare il loro interesse per il prodotto, trovare le leve per convincerli che le auto non sono tutte uguali. Anzi, a dirla tutta, in qualche caso la disaffezione per l'automobile è stata colpa anche delle Case, che hanno proposto prodotti fin troppo omologati l'uno all'altro. Detto questo, non bisogna dimenticare che per un giovane di oggi, con un reddito incerto e comunque, in media, non certo elevato, la spesa richiesta da un'automobile è elevata: non solo per l'acquisto, ma anche per la gestione".

    http://tinyurl.com/zzyx3zb
     
  2. XPrience74

    XPrience74

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    Toyota Dynamic Force Engines
    Entro il 2021 i nuovi powertrain.

    La Casa lancerà 9 nuovi motori in 17 varianti, 6 powertain ibridi e 4 trasmissioni.
    prepara a rivoluzionare la propria gamma di powertrain, lanciando un programma che tra il 2017 e il 2021 prevede il lancio di nove motori in 17 varianti, sei powertain ibridi in 10 varianti e quattro trasmissioni in 10 varianti. Entro il 2021 è prevista l'adozione di questi powertrain sul 60% dei modelli Toyota e Lexus venduti in Europa, Stati Uniti, Cina e Giappone, con una riduzione delle emissioni di CO2 stimata del 15%.

    Efficienza e piacere di guida. I modelli che potranno utilizzare questa tecnologia saranno basati sulla piattaforma Toyota New Global Architecture (Tnga) e la filosofia con cui questo progetto è stato studiato conferma l'intenzione di ripensarne completamente i contenuti: le priorità sono infatti l'efficienza e la riduzione del peso, ma anche l'abbassamento del baricentro e il piacere di guda. Non è un caso quindi che la Toyota abbia denominato il nuovo approccio progettuale "Direct & Smooth", con l'obiettivo di cambiare radicalmente il modo in cui si guidano le proprie vetture.

    Consumi ridotti del 20%. I propulsori, la cui famiglia è stata battezzata "Dynamic Force Engines", sono stati studiati partendo da un progetto modulare e saranno abbinati ad altrettanto inedite trasmissioni per ottenere risultati decisamente ambiziosi: è prevista infatti una riduzione del 20% dei consumi, grazie anche all'evoluzione dell'aerodinamica e della riduzione del peso, a fronte di un aumento del 10% della potenza.
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    Il nuovo 2.5 benzina. Il primo propulsore a benzina di nuova generazione è un 4 cilindri 2.5 a iniezione diretta. È stato progettato per raggiungere un'efficienza termica del 40%, ma sarà anche integrato su alcuni modelli a trazione posteriore nel powertrain ibrido Multistage Ths II. Quest'ultimo sarà proposto sia come ibrido classico, con consumi ulteriormente ridotti e maggiore dinamicità di guida, sia come ibrido plug-in, con un'autonomia in modalità elettrica di circa 60 km.

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    Gli automatici otto e dieci marce. Per quanto riguarda le trasmissioni, è stato annunciato il debutto di due automatici Direct Shift a otto e dieci marce. Ambedue propongono soluzioni volte a ridurre al minimo gli attriti. Il materiale della frizione è stato poi riprogettato per ridurre la perdita di coppia del 50% rispetto a un automatico a sei marce attuale. Fondamentale anche la riduzione delle dimensioni e l'abbassamento del baricentro, così come la riduzione della quantità di lubrificante necessaria per il funzionamento. L'aumento del numero di marce e l'introduzione di un nuovo e compatto convertitore di coppia hanno permesso di offrire una risposta più dinamica e immediata.

    Apertura a nuove sinergie. Gl investimenti sui propulsori endotermici e sull'ibrido confermano la visione della Toyota di un mercato dove l'elettrificazione sarà ancora graduale. Nel comunicato odierno la Casa giapponese ha però menzionato l'importanza delle sinergie in ottica futura, nonostante il proprio storico approccio a uno sviluppo completamente "in house" delle nuove tecnologie. Allo stesso tempo, sarà incrementato del 30% entro il 2021 il numero di persone coinvolte nello sviluppo dei sistemi ibridi.



    http://tinyurl.com/hdld2od
     

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