Ho visto il filmato che mostra come nel 2013 un guasto ai freni dell'autobus di Avellino, cioè una perdita dell'aria compressa del circuito frenante, abbia permesso la corsa incontrollabile del bus sull'autostrada e la caduta dal viadotto. Però a me avevano insegnato che i freni degli autobus sono sì pneumatici ma se c'è una perdita nel circuito dell'aria compressa una potente molla spinge i ferodi contro i tamburi o i dischi dei freni, frenando automaticamente ogni ruota. Cioè, il bus frena appunto quando manca l'aria compressa, non quando questa c'é. Infatti il bus per poter camminare deve avere costantemente nel circuito pneumatico l'aria in pressione che contrasta e impedisce l'azione di queste molle e permette allle ruote di girare, quindi al bus di partire e di andare. Tutto funziona al contrario della auto: nelle auto la pressione idraulica serve a premere i ferodi, nei bus l'aria compressa serve a impedire la frenata automatica. Se manca l'aria compressa, le ruote si bloccano da sole. Qualcosa non mi torna. Qualcuno ne sa più di me?
Con i camion funziona così di sicuro, e probabilmente anche con gli autobus. Se devo cercare una causa questa potrebbe essere la perdita di pressione improvvisa e molto rapida su una ruota in particolare, questa si é quindi bloccata per via delle molle e ha sbilanciato l'autobus che viaggiava a velocità autostradali. É secondo me più plausibile che non la spiegazione del video.
Se ci fosse stata una perdita di pressione si sarebbe trasmessa a tutto il circuito e non avrebbe agito solo su una ruota. Poi se si fosse bloccata una ruota gli automobilisti presenti avrebbero visto il fumo della ruota che striscia sull'asfalto. Deve essere altro, ma non capisco cosa.
Purtroppo non ricordo bene i dettagli perché sono trascorsi 4 anni, peró quello che dici é plausibile. In effetti la situazione ha dei dettagli poco chiari che sono difficili da spiegate, a questo punto mi viene da pensare più a un colpo di sonno/malessere del conducente che non a un problema meccanico, anche se mi pare di ricordare che fosse stato escluso.
Se non ricordo male, con la rottura del differenziale venne meno la possibilità di usare freno motore e soprattutto rallentatore, che nei mezzi pesanti fanno gran parte del lavoro di rallentamento. Il bus si trovava in discesa ed è anche probabile che i freni siano andati rapidamente fuori uso per surriscaldamento, che avviene in modo molto più rapido rispetto ad una vettura a pieno carico.
Ricordo che la Procura di Avellino ha indagato due dipendenti della Motorizzazione Civile di Napoli per falso in atto pubblico. Avrebbero violato il sistema informatico della Motorizzazione fabbricando un certificato falso che attestava una revisione del bus mai avvenuta. L’autobus targato ********** trasportava 48 turisti diretti a Pozzuoli. Era del 1995 ed era stato immatricolato più volte. La settimana prima dell’incidente era stato utilizzato per un pellegrinaggio a Medjugore ed aveva viaggiato per 2000 chilometri. Apparteneva all’impresa di *********** L’autista, **************** morì nello schianto. Insomma con la sicurezza non si scherza, sopratutto quando si tratta di mezzi pesanti che trasportano decine di vite umane Brumista MOD: Non è ammesso citare pubblicamente nomi di persone e/o aziende, ancor più se coinvolte in un procedimento processuale come in questo caso..!!
Certo che accorgersi che il freno motore non funziona e continuare ad andare in discesa fino a cuocere i freni ce ne vuole, allora in quel caso l'autista era un vero delinquente. Sul fatto che con la sicurezza non si scherza sono d'accordo, peró é interesante capire il perché sia successo l'incidente, cosa effettivamente si é rotto più che il perché.
Vero, ma volevo cercare di capire quale pezzo si fosse rotto e cosa ha provocato in termini di dinamica dell'incidente. Certamente la causa alla base di tutto é la negligenza ( o dovrei dire deficenza) sia dell'autista che del titolare dell'azienda che di chi sta in motorizzazione. Per esempio se si é rotto il differenziale non si ha più trazione, quindi appena ci si accorge ci si ferma, non si continua ad andare perché é discesa e tanto ci sono i freni normali, salvo poi bruciarli e schiantarsi.
Jazzaro, postare un PDF di 16 pagine senza segnalare quale punto specifico bisogna leggere non serve a niente, tanto più se è scritto in un linguaggio non semplicissimo, da iniziati, e con dei diagrammi di circuiti che pochissimi sanno leggere.
Sono dati pubblicati dai giornali. Non sono falsi ne manipolati. Ho solo riportato quanto gia si sapeva.
Si è rotto l'albero di trasmissione dove c'è il giunto cardanico, infatti hanno trovato l'albero, che si è sfilato, 1 chilometro prima del luogo dell'incidente. E' andato in folle, in discesa, a pieno carico e magari i freni non erano pienamente efficienti.
Soprattutto i freni facevano schifo visto che l'impianto frenante di qualsiasi mezzo deve riuscire a fermarlo da qualunque velocità ( una volta, se si continua a farlo poi é normale bruciare i freni). Mi sembra di vedere i vecchi camion fiat che giravano qua nelle cave, sempre con l'impianto frenante al minimo sindacale e si scendeva di prima e guai a sbagliare marcia. Se applichiamo questa teoria al bus ecco il disastro. Comunque vi ringrazio per avermi chiarito le idee visto che quando era avvenuto l'incidente non ci avevo prestato la giusta attenzione.
