Audi RS7, "pista" in autonomia.

A vederla sembra quasi di scorrere i fotogrammi di GT4 per la PS, con quella sensazione di artefatto nella guida solitaria e perfetta della sportiva degli anelli ma la realtà super la fantasia e agirare sul vero circuito di Hockenheim è una vera Audi RS7 ma con un finto pilota nel sesno che non c'è proprio.

Sono ormai diversi anni che le case si dilettano a sperimentare la guida driver-less che forse rappresenta il segno più evidente della guida del futuro, quello che più impressiona.
Sicuramente la belvetta da 560 Cv guidata da Mr. nessuno non ha scatenato tutte le sue potenzialità, imbrigliata tra gli strati di silicio che ne governavano e monitoravano ogni cosa ma i 240 Km/h sono comunque un bel traguardo.

La fredda perfezione delle traittorie impostate dai vari Kg di elettronica forse hanno fatto un pò di invidia al buon vecchio Stig ma il tempo sul giro è di tutto rispetto considerando che la vettura ha corso comunque in modalita safe.
Imbarazzante l'arrivo sulla griglia con un arreasto al millimetro, roba quasi da fotomontaggio!

Al di la tutto è sicuramente un ulteriore passo verso ciò che ben presto arriverà anche nelle nostre auto.
Va detto che in solitaria è tutto molto più facile, diverso armonizzare il tutto in un contesto urbano e questo rende bene l'idea di quanto sia "impegnativo" guidare un'auto cosa che a volte viene presa con un leggerezza imbarazzante telefonando, distraendosi o facendo grigliate sul sedile passeggero.

Sicuramente il fatto di arrivare ad un parcheggio e fare si che l'auto vada a cecarsi il posto da sola è sicuramente un plus, così come lo è nella guida ma come in "Io Robot" non so fino a che punto sarà poi bello guidare se cesserà quel sano smanettamento che ti fa sentire unito all'auto. :hunf:

http://www.quattroruote.it/news/nuove_tecnologie/2014/10/19/audi_la_rs_7_autonoma_supera_la_prova_di_hockenheim_.html

 

Non credo arriverà molto presto, o meglio non nella sua versione automatica. Quando metti un veicolo in pista se si distrugge lo butti e finisce lì, viceversa se fai danni a qualcuno la cosa è più complessa. Penso che per un discorso normativo un auto automatica è ancora lungi a venire. Inoltre non credo che avesse la capacità di lavorare in ambiente non mappato, ovvero non penso abbia funzioni di ricostruire l'ambiente intorno a se, ma semplicemente qualcuno gli ha detto com'era il tracciato e l macchina lo ha fatto, con magari qualche funzione correttiva tramite vision.

 

Vedendo questo video mi è venuto in mente un test analogo in cui la protagonista era una BMW 330i (denominata Track Trainer) e a bordo, come spettatore speciale, c'era Jeremy Clarkson. Quel test era andato in onda a Top Gear in chiave divertente (per chi volesse rivederlo ecco il link: https://www.youtube.com/watch?v=WsnKzK6dX8Q) però era il risultato di un'implementazione tutt'altro che banale. Lo scopo di questo progetto era quello di fornire un sopporto al pilota in modo tale da migliorare la sua guida su quello specifico circuito.

Audi ci mostra, sempre sul terreno della pista, cosa oggi può fare in tema di guida autonoma. Il test è riuscito perfettamente e pone in evidenza come anche Audi sia attiva in tale ambito.

Il test però che più ho apprezzato fino ad ora è quello condotto da Mercedes circa un anno fa. L'ambientazione non era una pista ma un percorso pubblico aperto al traffico. In questo modo la sfida era ancora più complessa viste le mutevoli e dinamiche condizioni dello scenario.

Prima che i sistemi di guida autonoma diventino realtà dovrà passare ancora molto tempo. Già oggi però sono disponibili accessori che permettono di avvicinarsi a questo concetto.

Francamente a me non dispiacerebbe affatto delegare la guida all'auto stessa nelle situazioni in cui di fun to drive c'è davvero poco. In particolare penso al traffico congestionato delle grandi metropoli in cui si procede con continui stop&go. Poi chiaro avere un RS7 e lasciarla guidare autonomamente è un delitto!

 

Sono salito a bordo di un q5 guidato autonomamente e funzionava bene, solo che poteva fare solo quel percorso. Quindi il punto cruciale è sapere quali sono gli input al veicolo. Anche in spazio aperto a tale veicolo veniva dato in ingresso un tracciato fasullo da seguire con sensori per rilevare eventuali ostacoli. Cosa diversa è chiedere che il sistema riconosca l'ambiente circostante, con una segnaletica che a volte può diventare precaria. Quello che intendo è il passaggio dall' ad hoc ad un sistema ad apprendimento

 

non sono propio dei pionieri... google sono anni che testa auto a guida autonoma, e hanno gia' percorso milioni di km senza incidenti, gli unici incidenti che hanno avuto sono quando l'uomo era alla guida...
tenendo presente che vengono usate nel traffico e senza percorsi prestabiliti

 

Certo, ritengo infatti che questo sia l'ultimo e più complesso step da mettere in atto! L'auto a guida autonoma deve infatti essere in grado di riprodurre tutti i tipi di scenari e in tutte le possibile condizioni. Specie poi quando il livello di autonomia diviene pari al 100%, ovvero viene meno pure la supervisione dell'uomo che è dunque privo di qualsiasi interfaccia con cui intervenire sul veicolo.

 

Uscendo dall'ambito dei car maker, concordo nel citare Google che sta spingendo tantissimo in questa direzione e forse oggi è quella in assoluto più avanti di tutti con i test su strada. Anche Google però ha ancora i suoi nodi tecnici da sciogliere e aggiungo la mia personale incognita su come gestirà commercialmente il sistema di guida driverless una volta completato. Leggo che prevede nel medio-breve termine di proporre sul mercato un proprio veicolo a guida autonoma ma parliamo di un prodotto molto limitato.
C'è anche poi un bel progetto italiano da parte di Vislab dell'università di Parma.
Insomma, i riflettori sono puntati su questa tematica e svariati sono i soggetti in gioco. Vedremo a breve chi sarà il primo a spuntarla!

 

Al di la dell'aspetto scenico e dell'evento in se quello della guida driverless è un argomento che diventa sempre più papabile con il passare degli anni. La RS7 di base ha usato principi comuni ad altri progetti, magari più evoluti come telecamere stereoscopiche ma non darei poi così scontato il fatto che guidare a 240 Km/h in un circuito sia così banale in modalità driverless.

La guida autonoma non interessa esclusivamente le case automobilistiche ma anche diversi istituti di ricerca poichè al di là della visione futuristica rappresenta senza ombra di dubbio un enorme volano tecnologico ed uno step non da poco nel panorama delle soluzioni implementabili a bordo di un auto, da quella più semplice di un possibile copilota che solo vigila ad un pilota attivo.

Audi, Bmw, Mercedes ma anche Ford, Nissan ed altri stanno sperimentando da anni le evoluzioni su questa possibilità di guida.

I problemi più grandi per la diffusione su larga scala sono il costo/manutenzione, gli ingombri e non ultimo il fatto che un computer non ragiona come u cervello umano.
La tecnologia ha fatto passi da gigante ma un contesto urbano è un ambiente che mette a dura prova sensorialmente e analiticamente anche il cervello umano figuriamoci un computer.

Una nota di merito va al nostro Paese (ma per meriti di altri e non dello Stato in se) con il progetto VisLab dell'università di Parma che da tempo fa quello che Google vorrebbe fare. Con il test "Proud" VisLab ha portato la guida driverless in un contesto urbano e con l'evoluzione fatta quest'anno ha ulteriormente migliorato le capacità "sensoriali" del sistema riuscendoli ad indetegrare perfettamente nell'auto.