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Auto "nate male"

Auto "nate male" - opinioni e discussioni sul Forum di Quattroruote

  1. rotagian

    rotagian

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    A qualcuno è capitato e, anche io vittima di tale sventura, mi chiedo da tempo quali possano essere i motivi reali per i quali una vettura, anzi, un suo esemplare, in particolare, possa essere afflitto da guasti ripetuti.
    Quello che mi lascia perplesso è che, in fin dei conti, si tratta di un mezzo meccanico: può avere un difetto, ma basta cambiare il pezzo difettoso e tutto torna a funzionare come dovrebbe.
    Invece ci sono esemplari che presentano continui difetti, come se tutti i pezzi difettosi presenti nella fabbrica fossero stati selezionati per essere montati su di essa!
    Non basta. In qualche caso, anche pezzi già sostituiti e che, quindi, non possono più essere difettosi, si guastano nuovamente. Magari in punti diversi (quindi la cosa non è imputabile a pezzi che stanno attorno a loro).
    I superstiziosi direbbero che sono sfortunate, o possedute, ma restando nell'ambito della razionalità, veramente non trovo una spiegazione.
    Ho cercato un po' in giro... si dice che siano problemi legati agli operai che fanno l'assemblaggio, ma gli operai in catena montano un pezzo, non tutta l'auto. Quindi se gli operai di quel turno fossero tutti svogliati, tutte le auto di quel turno sarebbero difettate allo stesso modo, ma ciò non accade.
    Il pezzo difettoso ci può stare, ma, come dicevo prima, uno... non 30!
    Quindi? Cosa è che mi sfugge?
    Che ne dite?
     
  2. ch4

    ch4

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    mi viene solo in mente il detto "la fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo"
    Statisticamente non dovrebbe accadere eppure.....
     
  3. maddeche!

    maddeche!

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    Forse dipende dal fatto che anche le macchine hanno un'anima.

    In questo caso, l'anima de li mortacci sua. ;)
     
  4. bobo5656

    bobo5656

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    be allora vi racconto quanto è successo a me e mio padre una quarantina di anni fa.
    avevo quasi 21 anni e passando davanti al conc. Fiat vedo esposta una 128 3P e me ne innamoro, convinco mio padre e dando dentro la sua 127 acquistiamo la vettura, il giorno del ritiro andiamo assieme e diamo dentro anche la mia 500L, il conc. ci illustra la vettura e mio padre mi dice bene guida tu e sale al posto del passeggero, mi regolo il sedile, gli specchietti e parto meno di 100 metri freno e al retrotreno si scatena l'inferno, metto la retro e torno in conc. il titolare sbigottito sale per provarla e cede di schianto il perno il lega che sorregge lo schienale, poi in officina scoprono che i ferodi dei tamburi post non erano fissati 2 giorni ci danno la vettura.
    dopo 3 giorni si brucia l'alternatore, lo cambiano 2 giorni dopo la vettura non si accende, scoprono che la vite che fissa il guscio sotto il volante attraversa il fascio di cavi e con le vibrazioni ha mandato in corto l'impianto elettrico.
    dopo 20 giorni mio padre va in montagna e fonde il motore si è bloccata la valvola termostata che mette in collegamento l'acqua del motore con il radiatore.
    finalmente la saga della sfiga finisce e nei successivi 150.000 km tutto va alla grande.
    nonostante tutto è stata per me la più bella vettura che ho mai guidato.
    ciao
     
  5. moogpsycho

    moogpsycho Moderatore Membro dello Staff

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    io per esperienza personale eviterò in futuro di acquistare una vettura appena presentata.. lo feci con la Gpunto ed ebbi un sacco di problemi..
     
  6. elancia

    elancia

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    "Meglio un'auto nata male di un'auto morta bene". 8)
     
  7. Eneagatto

    Eneagatto

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    Durante i miei 45 anni di guida mi sono capitate due auto veramente sfigate: una y10 1.1 ie che avevo acquistato con grandi speranze e si rivelò un incubo per tutto il tempo che l'ho tenuta. Vi risparmio l'elenco dei guasti ma dico solo che quando disperato mi sono preso un'altra y10 ho fatto trasportare sulla nuova le ruote in lega: ebbene al mattino avevo una gomma completamente sgonfia a causa di una soffiatura nella lega leggera che era rimasta chiusa per quattro o cinque anni!
    La seconda è stata una terrificante Golf IV 1.6 ottovalvole di cui conservo una valigetta 24 ore di fatture. Un caso su un milione mi disse il concessionario, molto onesto. Mi presi allora la tsi dsg... beh dopo tre anni l'ho praticamente regalata. Un bel filotto.
    Tutte le altre sono andate bene, ed in particolare una micra 1.3 cvt che dopo 23 anni ogni tanto vedo ancora passarmi sotto casa che cammina leggera come una piuma...
    Non ho mai trovato una spiegazione convincente ma mi sono convinto che quando un'auto si rivela rognosa è meglio disfarsene subito, ed al contrario quando va bene bisogna tenerla sino allo sfinimento ringraziando l'angelo custode di essere capitati bene.
     
  8. Eneagatto

    Eneagatto

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    pensa che sfiga: una delle fiat migliori ed apprezzate
     
  9. arizona77

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    Un' operaio monta un pezzo....OK
    potrebbero essere nello stesso turno ( il caso )
    i 3 piu' sfaticati della catena, mettici il lunedi....e le sfighe cascan tutte li' :D
     
  10. rotagian

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    Riguardo al venderle subito ormai ne sono convinto anche io. Ho provato a tenerla un anno per vedere. Non sono più capitati guasti molto gravi, ma le rogne continuano e non proprio leggere (radio di nuovo guasta, centralina non rileva chiave keyless e non si avvia, cambio che lascia scivolare fuori la marcia da sola) unite ad altre minori. Non c'è storia! Magari poi il prossimo ne sarà soddisfatto! Lo spero per lui! :D
    Però la storia dei tre operai svogliati nello stesso turno, Arizona, continua a lasciarmi perplesso. Perché le altre no?
    Eneagatto ne hai beccate 3 "fallate"? Speravo fosse una cosa che capita una sola volta nella vita! Oddio! Incrocio le dita!
     
  11. arizona77

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    Mi veniva in mente la mia C5:
    Dopo pochi mesi si e' staccato il sottoscocca....Imbullonato parzialmente e male.
    Dopo qualche altro mese e' volato via lo spioler sul portellone.
    Dopo poco tutta guarnizione si e' staccata.
    Se non son malmontaggi questi :?:
    E siccome al peggio non c'e' limite....
     
  12. rotagian

    rotagian

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    Ci sarà una legge dei grandi numeri che concentra tutte le sfortuna su un esemplare, allora!
    Probabilmente si innesca qualche catena di eventi. Un altra possibile causa (per alcuni casi) potrebbe essere qualcosa all'impianto elettrico che scarica tensioni che danneggiano centraline e dispositivi elettronici che, controllando la meccanica, in cascata, provocano problemi anche li.
     
  13. Baron89

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    Non so quante auto sforni uno stabilimento in una giornata, ma non è che vanno tutte nella stessa città....
    Magari 10 a Milano, 10 a Torino, 10 a Bologna, 10 a Firenze, 10 ad Ancona, 10 a Roma, 10 a Cagliari, 10 a Napoli, 10, 10 a Bari, 10 a Reggio Calabria e 10 a Palermo....in città dove ci sono milioni di abitanti e presumibilmente 5-10.000 auto di un singolo modello....il problema c'è ma non si nota...e passa inosservato.
     
  14. ilopan

    ilopan

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    Signori, la fortuna o la sfortuna sono condizioni che si misurano al gioco, al superenalotto, o in altre vicissitudini della vita.
    Non sulle auto, se no fate il gioco dei costruttori.

    NON DOBBIAMO RAGIONARE COSI'.

    Quando si costrusice un bene, prodotto su una catena di montaggio, dalla lavatrice all'auto, si parla di altri requisiti e condizioni che vanno aldilà dell'errore umano e cerco di spiegare il perchè:
    Un prodotto sequenziato, frutto di operazioni molteplici, misto tra robot (condizioni tecniche) e uomo (condizioni umane) va processato secondo una modalità di sviluppo che deve ottemperare a dei parametri di standard di produzione (requisiti).

    Provo a spiegarmi meglio:
    Se un robot è deputato a fare sempre lo stesso foro o la stessa avvitatura, questo non va abbandonato-anche se è una macchina- a se stesso, ma va gestito, controllato, tarato,misurato.

    Per la gestione del macchinario, esistono centinaia di procedure di controllo e di verifica.
    Ad ogni inizio tutno un addetto verifica le pressioni di funzionamento, l'attitudine a fare il pezzo secondon lo standard richiesto (controllo con calibri, tamponi, strumenti vari di misura) e poi fa il pezzo campione che "analizzeraà" se ha i requisiti impostati.

    Un addetto alla qualità, gira su tutte le linee di produzione, prelevando pezzi campione e controllando che questi rispettino gli standards di produzione.

    Addetti di manutenzioni e tecnici annessi, controllano il funaionamento hw e sw del macchinario.

    Insomma i robot, seppur ferro e cavi, hanno un'anima che è appunto "la mission" di fare cose ripetibili nel tempo e che subiscono un controllo quotidiano delle loro attitudini (cerco di sbrigarmela in due parole, se no ci vuole il sito QR a disposizione).

    L'UOMO:

    L'errore umano è fonte di anomalie secondo una percentuale che non supera il 50%.
    Ma anche l'uomo, che non è più l'operaio di una volta con chiavi fisse, mascherine e tute blu, è addetto ad una postazione che è integrata col sistema macchinario in perfetta "simbiosi di processo".

    Mi spiego; un operaio addetto alla produzione, oggi, non può sbagliare quasi più nulla perchè la tecnica moderna è ricca di oggettivazioni per non sbagliare.

    Faccio alcuni esempi:
    quando un addetto di postazione deve prelevare un pezzo, oggi non fa più la scelta "ad esperienza o a memoria", ma si usano i barcode (come quelli de prodotti alimentari appiccicati sui beni di consumo) posti su ogni pezzo, con cui va letto il pezzo giusto da montare, usando una semplice pistola scanner (quella dei supermercati).

    La postazione OGGI è intelligente; quando arriva la fase da eseguire, un monitor segnala cosa deve montare e la sequenza, e le coppie di serraggio e gli attrezzi da usare.

    ll tutto è interconnesso in maniera tale che nessuna fase può essere modificata oppure omessa.
    Diciamo che è una conduzione guidata del lavoro.

    Allora se da una parte c'è il controllo macchinario e da un'altra parte c'è la conduzione dell'uomo, va da se che la possbilità di commettere errori (umani e tecnici) sono azzerati.

    ALLORA COME MAI CI SONO DIFETTI IN GIRO?

    Perchè la qualità oggi è frutto di saper azzeccare il perfetto controllo del macchinario e della postazione uomo, e se sfugge qualcosa alla prima segnalzione del cliente, una azienda seria, prende "il caso" come una opportunità di correzione del proprio processo.

    Se ti lamenti a Palermo per un tubo che perde acqua, a Stoccarda o a Tokyo, deve arrivare l'informazione per capire se l'attrezzo che stringe quella fascetta, in quella fase, in quella postazione... sia efficace nella sua ripetibilità di lavorare più cicli o se l'addetto non lo abbia ancora saputo utilizzare, ecc,ecc.

    Insomma oggi la produzione in catena di montaggio è una rete perfetta di sincronismi, attività e controlli.

    Vince chi sa mantenere meglio il macchinario, chi controlla, chi prepara bene prima di produrre, chi ha operai che conoscono le proprie postazioni e che hanno l'informazione continua.
    Il successo passa da una buona progettazione (e prototipi) ad un sano ed efficace coinvolgimento degli uomini.

    Il giapponese è diverso dal francese; il tedesco è diverso dall'americano.
    Si produce anche in base alla propria cultura ed al proprio modo di essere (storico)

    Poi alcune aziende rinunciano a questi costi paralleli (manutenzione, addestrameto, fidelizzazione di attività) ecc...!

    30-20 anni fa era diverso, oggi la tecnica impone punti di vista di responsabilità assunte o mancate, non di fortuna e di sfortuna...!
     
  15. rotagian

    rotagian

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    Grazie ilopan, proprio a questo mi riferivo e proprio per quanto dici fatico a comprendere come possano esistere, oggi, gli esemplari "sfortunati".
    Eppure esistono!
    Ed è proprio a questi casi che non riesco a dare una spiegazione. Alla mia è capitato veramente di tutto e quelle componenti già sostituite o riparate hanno ripresentato problemi talvolta identici, altre volte differenti (come nel caso della radio).
    Trovo corretta anche l'osservazione di Baron89, relativa al fatto che venga sparpagliata la produzione di un particolare turno ed una eventuale cattiva produzione di, in questo caso, diverse parti della linea produttiva, vengono sparpagliate in tutto il mondo e difficilmente sono riconducibili l'una all'altra. Ma la casa madre può farlo attraverso il numero di telaio e richiamare tutte le auto di quel turno per analizzarle e ripristinare gli errori commessi.
    Ma qui entriamo nell'ambito della convenienza economica nel farlo che, riallacciandosi a quanto dicevi sull'opportunità della fabbrica di correggere gli errori, sebbene assolutamente corretta la tua esposizione, temo che, in particolare parlando di case automobilistiche... sia MOLTO poco seguito. Anzi... tendono a dirti che sei stupido tu e che è colpa tua... ma lasciamo perdere che saremmo OT. :lol:
     

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